È un’incisione in cavo. La matrice solitamente è in metallo, spesso rame o zinco, ma anche altri metalli come ad esempio l’ottone, l’alluminio o l’acciaio. Meno comune è l’utilizzo di materiali plastici quali il pvc e il plexiglas.
Le lastre in questi materiali possono essere incise direttamente con l’utilizzo di uno strumento appuntito, come nel caso della puntasecca e del bulino, oppure in maniera indiretta attraverso l’uso di mordenti o acidi.
L’inchiostro in questo caso penetra nei segni incisi mediante tamponi e spatole di plastica. Si procede poi alla pulitura della superficie non incisa con una tarlatana per poi passare alla stampa con torchio calcografico, che vedrà imprimere sulla carta solo le parti inchiostrate in cavo.
Anche se proveniente dall’antica Cina il nome deriva dal greco sericos che significa seta, in quanto il procedimento di stampa si ottiene facendo passare del colore pressato con la racla sul telaio di seta a trama rada, colore che non passerà nelle parti da noi rese impermeabili.
La serigrafia permette di stampare su innumerevoli tipi di materiale dal cuoio al legno dalla plastica alla gomma dalla carta al tessuto, e per questo è oggi largamente diffusa anche a livello industriale.
La litografia (dal greco λίθος, lìthos, “pietra” e γράφειν, gràphein, “scrivere”) è una tecnica di stampa chimico-fisica delle immagini. Il procedimento è basato sull’utilizzo di una matrice piana: le parti stampanti e non stampanti sono poste sullo stesso piano. Per litografia si intende anche la riproduzione ottenuta con tale procedimento. Inizialmente chiamata “stampa chimica su pietra”, assunse ben presto la denominazione di “arte litografica” o, più semplicemente, di litografia.
La parola deriva dal greco xilon che significa legno. È una tecnica di incisione a rilievo ottenuta da matrici in legno oggi scarsamente utilizzata rispetto al passato dove invece se ne faceva largo uso per l’illustrazione di libri e riviste.
La stampa digitale si riferisce alla capacità di stampare senza lastre o altri processi di lavorazione. La forma da stampare viene generata attraverso processi elettronici e impressa direttamente sul supporto da stampare (ad esempio, carta).